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Del Quindici.


Babbo, tu potresti essere ancora vivo.
Guarda Antonio, che è nato nel Quindici come te.
Guida ancora l'Ape, zappa l'orto.
Legge il giomale come niente.
Ha ancora una memoria di ferro.
La domenica va a messa con gli occhiali da sole.
Lo dovresti ricordare Antonio:
eravate tomati dalla guerra insieme.
A piedi.
Di notte camminavate a piu non posso
e di giomo stavate nascosti.
A Capodistria ti nascondesti sotto la sottana di una donna
per non farti scoprire da quelli che cercavano i disertori.
Una volta saliste in un treno merci in fuga
senza sapere dove andasse...
Raccontavi anche di aver bevuto per due giomi
le uova rubate in un pollaio.



Poesia inclusa nella raccolta Caramëli ad mênta, pubblicata dalla Stilgraf (Cesena, 2011)
per l’Associazione «Istituto Friedrich Schürr».


Per gentile concessione di  www.dialettiromagnoli.it