Audio

 


Una tragedia al Coccia





Una volta hanno dato al Coccia la 'Traviata',
opera poderosa del Peppino.
La gente era come matta
per trovare un posto in loggione o giù in platea:
alla cassa c'è stata una confusione,
da rompersi la zucca.
E' stato in questo modo
che, quando della 'prima è venuta la sera,
su,nel loggione non si respirava più:
in mezzo alla folla,
neanche una pagliuzza
sarebbe passata tra culo e culo.

Il Pep,che era finito nella calca,
schiacciato in mezzo alla gente,
era inchiodato,tutto rigido come un ago.
Due ore di penitenza e di tormento,
e poi,proprio nel momento
che si abbassano le luci e che l'orchestra
comincia a suonare...
tac! al Pep gli scappa di pisciare!

Cerca di portarsi alla sua destra:
'Zitto'-'Silenzio'- 'Lei,non spinga!':
prova a sinistra,tenta in mezzo,
ma non si può proprio,
non c'è  niente da fare per andare al cesso.

'Qui,devo fare qualcosa,qualcosa di grosso
-il Pep pensa-se no finisce
che fra trenta secondi mi piscio addosso!'

Proprio vicino al Pep,c'era un uomo,
con un gran bel paltò colore cammello:
è stato così che,senza fare rumore,
volete morire brav'uomo?,
proprio in una tasca del paltò
il Pep si è liberato,
facendo il fatto suo:non sarà bello,
ma era un caso di necessità...


'Ah,quell'amor...' canta la Traviata,
ma il Pep,purtroppo,è ancora nei pasticci:
non si era neanche sistemato la bottega,
che che è diventato gelato come una biscia,
perchè risolta la questione acquatica,
adesso c'è-ohimè-quella pneumatica.


E non c'è niente da fare,porca miseria,
(oh,questa sì che è bella)
per dare indietro,per tenerla un pò sospesa...
'Va bene-pensa il Pep-non siamo mica in chiesa:
aspetto che l'orchestra faccia un 'pieno'...
e lascio partire il treno...'

'Sì,dell'amor...ci siamo,è arrivato
il finale,pieno di coperchi,pieno di tamburi!
...e il Pep,tranquillo,xxxxxxxxxxxx,
gira la manetta della pressione...
ma,scarogna,stavolta si è sbagliato
a regolare al bombola:
invece di fare terno,ha fatto tombola!
Fermo,rosso,tutto agghindato nel vestito nuovo,
il Pep è pieno come un uovo!



E adesso?L'unica è fare finta di niente,
senza muoversi e senza fare capire:
l'unica è stare lì,
così non diventa più puzzolente
questa situazione del menga,che è già spessa.
Ma,intanto,chi si muove è l'ometto
con il paltò cammello
(una vera bellezza...)
che cerca il fazzoletto in tasca...


ecco che alarga gli occhi,ecco che annusa,
ecco che xxxxxxxxxxxxxxx e poi,
prima rosso e poi bianco come un lenzuolo,
rivolto al Pep che tace,
che suda e manda giù,
urla come uno straccivendolo:'Ma no!Ma No!
è una cosa che a raccontarla


domani al Circolo,dicono che è una palla!
Ma chi è quello sporcaccione
che ha scelto per pisciare,la mia tasca?'.


Qui,il Pep è morto:vede già venire giù
il Teatro,il loggione,il lampadario:
'Signore ,aiutami un pò,
dimmi tu in che modo riparo...'
e il signore,deve essere stato proprio lui,
gli dà l'ispirazione:'Caro il mio lei,
il mondo in questi guiorni qui,
è pieno di delinquenti,di grandi cialtroni!
Si figuri che a me...
sarà mezz'ora che mi hanno cagato addosso...'.